Alla luce delle indicazioni di AREU/SRC, ricevute negli ultimi giorni, si comunica che il plasma raccolto da donatori positivi agli anticorpi anti COVID 19 può essere utilizzato quale plasma iperimmune  per “uso clinico” solo se proveniente da donatori maschi, oppure può essere in alternativa inviato all’industria per la produzione di farmaci derivati dal plasma se proveniente anche da donatrici femmine. L’invio all’industria  per l’estrazione degli anticorpi anti Covid 19 non è più previsto.  Pertanto, viste le  indicazioni  delle  norme trasfusionali ( D.M. 02/11/2015 ), il plasma iperimmune anti Covid 19 per “uso clinico” (quindi direttamente somministrato al paziente) deve provenire unicamente da donatori di sesso maschile. Questo allo scopo di prevenire l’insorgere di una grave complicanza (T.R.A.L.I.), seppur rara, trasfusionale che può comportare pesanti danni alle strutture dei polmoni e che compare soprattutto con l’utilizzo di plasma da donatori di sesso femminile.

Le donatrici già fidelizzate potranno continuare a donare il loro plasma verrà utilizzato, come avviene da anni, per la produzione di preziosi  farmaci derivati dal plasma (Albumina, fattori della coagulazione ed Immunoglobuline) il cui consumo è nettamente aumentato nell’attuale periodo di pandemia.